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uno stufato con i fiocchi.

Dopo due giorni di nevicate e le temperature scese sotto lo zero ho pensato che uno stufato fosse la cosa più indicata per scaldarci un po’! E così ho provato a fare un bel nishime di verdure. E’ uno dei piatti curativi della cucina macrobiotica, e con tutto il freddo che ho preso in questi giorni era proprio la cosa ideale. Il segreto della sua forza sta nelle proprietà delle verdure utilizzate: sono tutte verdure dolci che se molto cotte sviluppano un’energia curativa. Oltre a essere considerate il cibo coccola per eccellenza – quando siete un po’ giù, provate a prendervi cura di voi con un bel passato caldo di zucca o di cavolfiore: il calore e il gusto dolce della verdura penetra nel corpo dando un senso di conforto – le verdure dolci aiutano stomaco e sistema immunitario a rafforzarsi. In questo stufato inoltre la disposizione delle verdure nella pentola amplifica il loro effetto: si procede a strati. Alla base l’alga kombu e poi via via le altre verdure partendo da quella che cresce più in alto. In questo modo l’energia della radice, che tende verso il basso, penetra nelle verdure che stanno sotto, aumentandone l’ energia. Questi gli ingredienti che ho usato: Image may be NSFW.
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Mi rendo conto che lo scatto non è proprio il massimo, ma appena prenderò confidenza con la macchina fotografica, e imparerò un po’ di tecnica, sarò in grado di fare foto migliori, promesso!  Tornando al piatto, questo l’ordine che ho dato alle verdure: la carota che è una radice è stata l’ultima a entrare in pentola; in basso ho posto l’alga Kombu, annegata da un dito d’acqua, e poi è stato il turno della  zucca, quindi della cipolla, della la rapa e in fine, per l’appunto, ho messo la carota. Vietato mescolare! Tutto deve essere stabile in quell’ordine, e deve cuocere lentamente. Prima di chiudere la mia tajine marocchina, ho annaffiato le verdure con un cucchiaio di tamari* usato al posto del sale (il tamari, a differenza della salsa di soia classica, non contiene frumento. In commercio lo trovate facilmente anche con la spiga sbarrata) e ho fatto cuocere per una mezz’oretta abbondante a fuoco lento. Ecco qui le verdure tagliate a pezzettoni prima di essere stufate.  Belle, vero?

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Un bel contrasto di colori se si pensa a come si presentavano prima di essere tagliate (ammetto, la foto è un po’ sovraesposta, ma la barbabietola era proprio di questo colore!!!). Chiaramente il nishime di verdura si può fare con altre verdure dolci, per esempio potete usare daikon o ravanelli al posto della carota e il cavolo al posto della zucca. L’importante è che rispettiate le energie di crescita delle verdure per renderlo più efficace. Lo consiglio anche se state seguendo una dieta dimagrante: non c’è olio e se usate daikon o ravanelli sfruttate anche la loro proprietà di sciogliere grassi! Insomma, direi che è da provare. Veloce da preparare e fa tutto da solo, non dovendolo neppure mescolare. Io ho usato una pentola di terracotta, adoro cucinare nella terracotta, ma nulla vieta di farlo in una pentola d’acciaio, purché a fondo spesso. A questo punto mi sembra di non dover aggiungere nulla, se non augurarvi un buon appetito!

* Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci in quanto potrebbero essere contaminati. Per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure devono essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, o nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili. 


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